Giuseppe Lugo - tenore

Giuseppe Lugo - tenore

 

Nato a Rosolotto (o Rosoloti, come denominata dagli abitanti del luogo) 

frazione di Sona, Verona  il 18 giugno 1899

Morto a Milano il 18 settembre 1980

 

Partecipa alla Prima Guerra Mondiale (fu uno dei ragazzi del ‘99) combattendo nelle trincee del Piave e sull'Altipiano di Asiago.

 

A ventiquattro anni emigra in Belgio a Charleroi, città della Vallonia nella provincia di Hainaut, dove trova lavoro prima in una segheria e poi in una fornace. Nel tempo libero studia canto con Lèon Gaudier direttore di una corale locale.

Tuttavia la nostalgia di casa si fa sentire e, dopo qualche tempo decide di tornare in Italia, a Milano, dove tenta di iscriversi al Conservatorio, ma non è accettato per aver superato i limiti di età. 

Decide allora di prendere lezioni di canto da Raffaele Tenaglia. Le lezioni sono proficue e durano circa tre anni, ma Giuseppe Lugo, ormai alla soglia dei trent'anni e senza un lavoro stabile, non può più permettersi di rimanere a Milano, decide quindi di ritornare a Charleroi, dove riallaccia i rapporti con il precedente maestro Léon Gaudier.

 

Nel maggio del 1931 vince un concorso di canto nella città francese di Rubai.

 

Debutta all’Opéra-Comique di Parigi, il 6 ottobre 1931, come Mario Cavaradossi, in Tosca di Giacomo Puccini. Canterà in questo teatro fino al 1936 oltre a Tosca, anche in: La bohèmeLes Pêcheurs de perles di G. Bizet, Rigoletto, Madama Butterfly, Werther e Manon di Jules Massenet.

 

Si esibisce nelle principali città francesi e a Bruxelles, Ginevra, Amsterdam, ecc., in particolare come Rodolfo (La bohème), il Duca di Mantova, Nadir (Les Pêcheurs de perles), Werther, Faust, Des Grieux (Manon di Massenet), 

Pinkerton (Madama Butterfly), ecc. 

 

Il 30 giugno del 1934 sposa a Charleroi, Suzanne Gaudier, figlia del suo primo maestro di canto.

 

Nel 1936, il 26 maggio, è la volta del debutto inglese, al Covent Garden di Londra, nel ruolo che lo renderà famoso in tutta Europa, Mario Cavaradossi, con Gina Cigna quale Floria Tosca.

Ancora come Mario Cavaradossi in Tosca, debutterà in Italia, a Bologna, il primo dicembre dello stesso anno, suoi partner di palcoscenico, Iva Pacetti (Floria Tosca) e Luigi Montesanto (Il Barone Scarpia). 

 

Debutta alla Scala di Milano il 20 gennaio 1937 in Tosca con Maria Caniglia e Armando Borgioli, seguita il 3 febbraio da La Bohème con Margherita Carosio nel ruolo di Mimì.

Nello stesso anno canta in molte città italiane tra cui ricorderemo: Torino, Pisa, Modena, Firenze, Brescia, Lecce, Genova.

Il primo agosto debutta all’Arena di Verona nel suo ruolo principe, Mario Cavaradossi in Tosca di G. Puccini, con Gina Cigna (Floria Tosca) e Mario Basiola (Il Barone Scarpia), direttore Vittorio Gui.

Il 21 novembre debutta il ruolo di Faust In Mefistofele al Teatro Comunale di Bologna a fianco di Tancredi Pasero (Mefistofele) e Mafalda Favero (Margherita), direttore Gino Marinuzzi.

Ritornerà nell’anfiteatro veronese l’anno successivo (28 luglio) come Rodolfo in La bohème, con Mimì il soprano Mafalda Favero e, nel 1939 (23 luglio) in Rigoletto (Il Duca di Mantova) con Margherita Carosio (Gilda) e Carlo Tagliabue (Rigoletto), ottenendo un successo eccezionale.

 

Nel dicembre del 1937 e nei primi mesi del 1938 è ancora alla Scala di Milano in Mefistofele (26 dicembre 1937) con Tancredi Pasero e Mafalda Favero, direttore Victor De Sabata; Madama Butterfly (12 gennaio 1938) con Iris Adami Corradetti e direttore De Sabata; I pescatori di Perle (23 febbraio, Nadir) con Margherita Carosio (Leila), direttore Franco Capuana. Ritornerà nella sala del Piermarini nel 1939, con un’altra produzione di La bohème (11 gennaio, con Mafalda Favero) e, per il debutto in Turandot (Calaf) il 28 gennaio, con Gina Cigna nel ruolo della gelida principessa, direttore Gino Marinuzzi.

A Milano canterà anche al Castello Sforzesco (18 agosto 1939) in una sola recita di Rigoletto con Lina Pagliughi (Gilda), dove si ottenne il più alto incasso della stagione. Poi a Mantova, Bergamo, Merano (La bohème con Licia Albanese). Il 21 novembre è ancora al Comunale di Bologna quale Duca di Mantova con Armando Borgioli (Rigoletto) e Margherita Carosio (Gilda), direttore Antonino Votto.

 

Il 9 gennaio del 1940 canta in Turandot alla Fenice di Venezia con Jolanda Magnoni (Turandot) e Licia Albanese (Liù), il 10 febbraio debutta a Trieste il ruolo di Dick Johnson in La fanciulla del West di G. Puccini, con Franca Somigli (Minnie) e Luigi Rossi Morelli (Jack Rance).

 

Appare in Italia fino al 1942.

 

Dal 1944 Lugo non accetta più impegni teatrali. Tuttavia tra il 1945 e il 1947 canterà ancora qualche recita di Tosca.

 

La sua ultima Tosca che sarà anche il suo addio alle scene, Giuseppe Lugo la canterà al Teatro Reale di Liegi il 21 novembre 1947.

 

Seppur molto famoso, Lugo non canterà mai fuori dai confini europei.

 

Voce di un certo fascino, ampia nel registro centrale e svettante in quello acuto, pur con una brillante carriera nel mondo dell’opera, il suo nome tuttavia, resterà famoso principalmente per aver interpretato la canzone di Bixio-Cherubini La mia canzone al vento.

 

Angelo Sguerzi nel suo volume “Le stirpi canore” vol. 1, edizioni Bongiovanni, Bologna 1978. Così descrive la sua personale testimonianza sul tenore:

 

“ l’attesa, qui in Italia, per il tenore veronese divenne intensa perché la Francia lo aveva già consacrato alla celebrità. Era l’epoca dei Thill e dei Crooks, e Lugo, che, come questi, cantava tutto il repertorio “lyrique” francese………. 

Lo udii in Tosca con la Cigna e mi parve una voce, se non proprio d’oro, almeno di bellissimo argento nell'impasto coloristico, corretta nell'osservare le regole del gioco (tecnica del legato, smorzature), svettante e scorrevole nello squillo. Poi lo rividi in Bohème con la Tassinari, in Rigoletto con la Carosio e fui convinto di trovarmi di fronte ad un tenore di primo cartello. Sbagliavo, in parte. Gli mancava (lo capii dopo) la personalità vincente, sia nella scena che nella musica: tutto era corretto, dignitoso, ma la grande frase non arrivava mai (il grande canto si) Così ascoltato due o tre volte , non aveva più nulla da scoprire di sé. Così, e credo proprio per questo, non durò a lungo. Lo scoppio delle bombe (era la guerra) coperse la sua voce e dopo lo si diede per … disperso. Era ancora il momento di Gigli, di Lauri Volpi, di Schipa, di Merli… Personalmente, nonostante i limiti accennati, lo rimpiansi, e molto.”

 

Lugo deve gran parte della sua popolarità anche al cinema, quattro sono i film da lui interpretati.

 

Ritiratosi dalle scene, ritorna a Custoza nella sua “Villa Vento”. Nel 1960 decide di trasformare Villa Vento in un ristorante che condurrà con l’aiuto della famiglia fino al 1969.

 

Nel 1970 torna a Milano, dove acquista un appartamento. Qui il 18 settembre del 1980 è colto da un fatale arresto cardiaco.

 

 

REPERTORIO 

elencato per cronologia dei debutti

 

TOSCA - (Mario Cavaradossi) - in francese - Parigi Opèra Comique, 6 ottobre 1931

 

LA BOHÈME - (Rodolfo) - in francese - Parigi Opèra Comique, novembre 1931

 

LES PÊCHEURS DE PERLES - (Nadir) - Parigi Opèra Comique, 18 marzo 1932

 

MADAMA BUTTERFLY - (Pinkerton) - in francese - Parigi Opèra Comique, 9 settembre 1933 

 

RIGOLETTO - (Il duca di Mantova) - in francese - Charleroi Théâtre des Varietés, 28 ottobre 1933

 

FAUST - (Ruolo del titolo) - Charleroi Théâtre des Varietés, 30 aprile 1934

 

WERTHER - (Ruolo del titolo) - Parigi Opèra Comique, 25 ottobre 1934

 

MANON - (Il cavaliere Des Grieux) - Parigi Opèra Comique, 26 ottobre 1935

 

TOSCA - (Mario Cavaradossi) - in italiano - Bologna Teatro Comunale, 1 dicembre 1936

 

LA BOHÈME - (Rodolfo) - in italiano - Milano Teatro alla Scala, 3 febbraio 1937

 

MEFISTOFELE - (Faust) - Bologna Teatro Comunale, 21 novembre 1937

 

MADAMA BUTTERFLY - (Pinkerton) - in italiano - Milano Teatro alla Scala, 12 gennaio1938

 

I PESCATORI DI PERLE - (Nadir) - in italiano - Milano Teatro alla Scala, 23 febbraio 1938

 

TURANDOT - (Calaf) - Milano Teatro alla Scala, 28 gennaio 1939

 

LA FANCIULLA DEL WEST - (Dick Johnson) - Trieste Teatro Verdi, 10 febbraio 1940.

 

 

                                   

 

DISCOGRAFIA

 

Dischi a 78 giri POLYDOR, elettrici a due facciate periodo 1932-1935.

Il numero a fianco indica il numero di matrice

 

ARIE D'OPERA

LES PÊCHEURS DE PERLES   De mon amie (1932) - 561.083  

TOSCA Le ciel luisait d’etoils (1932)

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LA BOHÈME Que cette main est froide (1932) -  566.139

LES PÊCHEURS DE PERLES Je crois entendre encore (1932)

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MANON En Fermant les yeux (1932)  -  2108 

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TOSCA O douces mains (1933)  -  561.087 

PAILASSE (di R.Leoncavallo) Me grimer (1933)

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CAVALLERIA RUSTICANA O Lola blanche fleur (1933)  - 561.088 

MADAMA BUTTERFLY Adieu séjour fleuri (1933)

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TOSCA O de beautés égales (1933)  -  561.086

WERTHER Porquoi me réveiller (1933)

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RIGOLETTO Qu’une belle (1934)  -  561.093

RIGOLETTO Comme la plume au vent (1934)

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FAUST Quel trouble inconnu (1935)  -  561.105

FAUST Suite per orchestra (1935)

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FAUST Ne pouvant réprimer (1935)  -  561.106

LAKME’ Fantasie ò divin mensonge (1935)

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HERODIADE Ne pouvant réprimer (1935)  -  566.176

MANON Ah! fuyez douce image (1935)

 

CANZONI

Di Capua O SOLE MIO (1934)  - 522.974

R.Leoncavallo MATTINATA (1934)

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dal film “Mon coeur t’appelle” MANUELA (1934)  -  522.973

dal film “Mon coeur t’appelle” LE BEL AMOUR (1934)

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Le pays du sourire FANTASIA (1934)  -  522.834 

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Jamin AMORE (1935)  -  47.111

Jamin JAMAIS (1935)

 

 

Dischi a 78 giri LA VOCE DEL PADRONE

elettrici a due facciate periodo 1939-40 

Il numero a fianco indica quello della matrice

 

ARIE D'OPERA

LA BOHÈME Che gelida manina (1939)  -  DB 5039

LUISA MILLER Quando le sere al placido (1939)

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TOSCA Recondita armonia (1939)  -  DE 4921  

TOSCA   E lucean le stelle (1939)

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TOSCA O de beautés égales (1939)  -  DA 4922

TOSCA Le ciel luisait d’etoils (1939)

 

CANZONI

R.Leoncavallo MATTINATA (1939/40) - dal film “La mia canzone al vento”  - DA 1687  

Valente-Fusco DIMMI CHE IL MIO AMORE SEI TU (1939/40)

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Blanc-Pastonchi MADRIGALE MONTANO (1940)  -  DA 5396

Blanc-Pastonchi SERENATA MONTANA (1940) - dal film “Addio giovinezza”

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Bixio-Cherubini CANTATE CON ME (1940) - dal film “Cantate con me”  -  DA 5395

Bixio-Cherubini VOCE DI STRADA (1940) - dal film “Cantate con me”

 

 

Dischi a 78 giri CETRA elettrici a due facciate periodo 1939-1942 - Il numero a fianco indica quello della matrice

 

CANZONI

Bixio-Cherubini LA MIA CANZONE AL VENTO (1939)  -  ?

Bixio-Cherubini DIGLIELO ANCHE TU (1939)

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Bixio-Nisa SENZA UNA DONNA - dal film “Senza una donna” (1942)  -  AT 0124  

Bixio-Nisa MILIONARIO CHE FOLLIA - dal film “Senza una donna” (1942)

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Di Lazzaro-Dole MILIARDI, CHE FOLLIA   - dal film “Miliardi, che follia” (1942)  - AT 0121 

Di Lazzaro -Bruno CAVALLINO CORRI E VA’ - dal film “Miliardi, che follia” (1942)

Di Lazzaro-Dole PICCOLA MIMI’ - dal film “Miliardi, che follia” (1942)

 

 

RISTAMPE

Due LP di Romanze e Canzoni editi da TIMA CLUB 27.

Un LP della Preiser per la serie Lebendige Vergangenheit, sigla Lv 161 con 15 arie

1 CD Lebendige Vergangenheit con la sigla MONO 89034, stampato nel 1992

3 CD CLAMA  sigla CD-31/1-3, editi  nel 1997. Che riprendono gli LP della Tima Club più alcuni brani tratti dai film interpretati da Giuseppe Lugo.  

 

© Pietro Sandro Beato  2010