Nato a Saint-Nazaire-d'Aude il 17 gennaio 1875
Morto a Joué-lès-Tours l'11 maggio 1950
Charles Rousselière, il cui vero nome era Charles Roussoulière, nasce a Saint-Nazaire-d'Aude, nel dipartimento dell'Aude, in Francia, il 17 gennaio 1875.
Destinato al sacerdozio, stato che secondo i principi della famiglia, gli avrebbe assicurato un avvenire, anche se non prospero, almeno dignitoso, è avviato al seminario e sottoposto a studi duri e faticosi. La sua unica distrazione consisteva nel cantare alla Messa della domenica, guadagnandosi le lodi dei fedeli che apprezzavano molto la sua bella voce infantile. Tuttavia, vista l’irrequietezza e lo scarso interesse che il ragazzo mostrava per gli studi, i genitori lo ritirarono dal seminario.
A causa delle ristrettezze economiche della famiglia, Charles continuò gli studi in un collegio, impiegandosi contemporaneamente come apprendista contabile presso un commerciante di vini.
In seguito il padre otterrà un impiego dalla “Compagnie de l'Ouest Algérien” a Sidi-Bel-Abbès in Algeria e la famiglia si trasferirà in questa città. Qui Charles imparerà il mestiere di tornitore.
Charles era felice e cantava continuamente per gli amici e la famiglia, che intuendone la predisposizione, lo incoraggiò a studiare per potersi dedicare più seriamente a questa sua passione artistica in modo di migliorarla.
I fratelli maggiori decisero quindi di pagargli il viaggio da Sidi-Bel-Abbès a Parigi, dove avrebbe avuto la possibilità di studiare canto. Iniziò così per Charles la grande avventura.
Giunto a Parigi, pur colpito dalla bellezza della città, Charles non riuscì ad adeguarsi alla vita frenetica della capitale francese e ben presto, deludendo famiglia e amici, ritornò in Algeria.
Tuttavia, l’anno successivo prendendo il coraggio a due mani, decise seriamente di riprovare ad affrontare la frenetica vita parigina.
Una volta stabilitosi nella capitale francese, per guadagnarsi da vivere cantava nei caffè-concerto, tenendo ben presente che, lo scopo principale della sua seconda venuta a Parigi, era quello di riuscire ad ottenere l’ammissione al Conservatorio.
Entrato al Conservatorio, avrà come maestri, Edmond Vergnet (voce), Adolphe Girardot (opera) e Léon Achard (opera comica). Questi tre tenori instillarono in lui una buona tecnica vocale, che gli permetterà in seguito di interpretare ruoli diversi come: Faust, Don José, Sansone, Eleazar, Sigurd e Siegfried.
Dopo gli studi, e nonostante il limitato successo nell’esame finale affrontato nel 1898, non ebbe grossi problemi nel farsi ingaggiare come tenore. Canterà a Tournai (Belgio) e nei “Concerti Lamoureux” a Parigi.
Il 27 agosto 1900 nell’Arena di Béziers (Francia) sarà uno dei creatori di Prométhée di Gabriel Fauré (Andros).
Il 5 ottobre 1900 Charles Rousselière debutta alla Salle Garnier in Sanson et Dalila, con Meyrianne Héglon (Dalila), Jean Noté (Gran Sacerdote) e la direzione di Paul Taffanel. Ben accolto dal pubblico come dalla stampa, Rousselière continuò a esibirsi nel ruolo biblico di Camille Saint-Saëns, ciò nonostante, dovrà pazientare fino al 1901 e subire la concorrenza degli altri tenori, cui saranno affidati molti dei primi ruoli nelle numerose opere in cartellone quella stagione, quando a fianco del soprano Aïno Ackté gli sarà affidato il ruolo di Faust nell’omonima opera di Gounod e quello di Le Veilleur in Les Barbares di Camille Saint-Saëns.
16 novembre 1901, Charles, sposa la cantante lirica Suzanne Jeanne Huchet, che gli darà un figlio maschio, Jean Charles (Parigi, 29 giugno 1902, Suresnes 2 gennaio 1975).
Nel 1902 si produce in Salammbô (Matho) di Ernest Reyer, in Paillasse (Pagliacci) di Ruggero Leoncavallo, nella versione francese di Eugène Crosti, e in Roméo et Juliette di Gounod.
Nel 1904 affronta il ruolo di Siegfried nella versione francese di Alfred Ernst, e Manrique in Le Trouvère (versione francese di “Il Trovatore” di Emilien Pacini), condividendo il ruolo con il tenore Albert Alvarez.
Il 27 gennaio 1905 crea il ruolo di Boris nel dramma lirico Daria di Georges Marty (1860-1908) con Geneviève Vix (Daria), Jean-François Delmas (Ivan), direzione di Paul Vidal.
Il 16 marzo 1905 al Grand Théâtre di Monte Carlo creerà il ruolo di Giorgio nell’opera Amica di Pietro Mascagni, con Geraldine Farrar nel ruolo del titolo e Maurice Renaud in quello di Renaldo, con la direzione del compositore.
Durante l'estate, Charles canterà al Théâtre Antique d'Orange in Les Troyens à Carthage di Hector Berlioz (Enée), con Félia Litvinne nel ruolo di Didon.
Il 24 febbraio 1906 al Teatro di Carlo Monte partecipa alla prima assoluta del dramma lirico di Camille Saint-Saëns L'Ancêtre, con Geraldine Farrar, Maurice Renaud e Félia Litvinne, direttore Léon Jehin.
Il 22 aprile 1906 al Nouveau Théâtre di Parigi partecipa a un’altra prima assoluta Le Clown di Isaac de Camondo, con Geraldine Farrar, Maurice Renaud e Jean-François Delmas.
Il 26 novembre 1906 debutta al Teatro Metropolitan di New York come Roméo nel Roméo et Juliette di C. Gounod a fianco di Geraldine Farrar come Juliette, lei pure debuttante al Metropolitan.
Replicherà l’opera a Philadelphia il 4 dicembre, e nuovamente a New York, il 14 dicembre e il 9, 26 gennaio 1907.
Il 7 dicembre sarà Faust in La dannazione di Faust di H. Berlioz con Geraldine Farrar nel ruolo di Marguerite e Pol Plançon in quello di Méphistophélès.
Per Charles, la concorrenza al Metropolitan è durissima, il più importante teatro statunitense ha in cartellone tenori del calibro di Enrico Caruso, Alois Burgstaller, Carl Burrian, Alessandro Bonci, Amedeo Bassi, ecc., tuttavia riesce a farsi largo, e presentarsi in una nuova produzione di Lakmé di L. Delibes con Marcella Sembrich nel ruolo eponimo, opera che riprenderà per tre recite anche al Metropolitan. Purtroppo Charles non avrà buon successo e sarà stroncato in una critica di Richard Aldrich, nel “New York Times” del 29.12.1906. Prosegue l’avventura al Metropolitan con Faust (ruolo del titolo, 31.12), con Geraldine Farrar, Pol Plançon e Riccardo Stracciari, Carmen (Don José) a Philadelphia, che il 2 febbraio 1907 proporrà anche al Metropolitan. Poi ancora a Philadelphia come Canio in Pagliacci con Lina Cavalieri e Antonio Scotti.
Il tenore francese, ammirato e celebrato in Francia, anche se apparentemente coinvolto nelle produzioni della stagione del Metropolitan è emotivamente depresso per il generale disinteresse, che pubblico e critica hanno dimostrato nei suoi confronti, lascerà gli Stati Uniti nel mese di febbraio e non vi ritornerà mai più.
Nell’agosto del 1907 si presenta al Teatro Solis di Montevideo come Don Carlo nell’omonima opera di G. Verdi con Salomea Krusceniski (Elisabetta di Valois), Adamo Didur (Filippo II) e Giuseppe De Luca (Il marchese di Posa) e poi in Theodora di Xavier Leroux, ancora a fianco di Giuseppe De Luca.
Ritorna in Uruguay nel mese di agosto del 1908, dove canterà in lingua italiana il ruolo di Siegmund in La Walkiria di R. Wagner, con Salomea Krusceniski (Brunilde), Adamo Didur (Wotan) e Andrés De Segurola (Hunding).
Il 18 aprile 1909 debutta, in un’unica rappresentazione, che sarà anche la sua unica apparizione, al Teatro alla Scala di Milano con l’opera Teodora di Xavier Leroux cantata in lingua italiana con la direzione di Edoardo Vitale.
Torna a Parigi, dove al Palais Garnier lo attende una robusta programmazione: 14 maggio1909 La Walkyrie (Siegmund) con Agnes Borgo (Brunilde); 21 maggio Sigfrido nella traduzione francese di Siegfried di R. Wagner con la direzione di André Messager.
La sera del 26 giugno 1909 Rousselière prende parte a un gala all’Opéra di Parigi, dove si produsse nel dramma lirico in un atto Le Vieil Aigle di Raoul Gunsbourg, a fianco del grande basso russo Feodor Chaliapin.
Nel 1910 Charles Rousselière canta per la prima volta al Teatro Colón di Buenos Aires - inaugurato nel mese di maggio di due anni prima - in alcuni spettacoli cantati in lingua italiana: La Vestale di G. Spontini (Licinio) con Ester Mazzoleni (Giulia); La Walkiria, (Siegmund) con Lina Pasini-Vitale (Sieglinde) e Adamo Didur (Wotan); Sansone e Dalila, (Sansone) con Alicia Cucini (Dalila); L’oro del Reno (Loge) con Adamo Didur (Wotan) e Giuseppe De Luca (Alberico); Pagliacci (Canio) con Titta Ruffo (Tonio) e Adelina Agostinelli (Nedda).
Ritornerà al Teatro Colón nel 1914 con: Parsifal, in italiano, (nel ruolo eponimo), con Carlo Galeffi (Amfortas), Nazzareno De Angelis (Gurnemanz), Cesare Formichi (Klingsor), Elena Rakowska (Kundry); Sansone e Dalila, in italiano con Ninì Frascani nel ruolo di Dalila; Sigfrido cantato in italiano, mentre Rousselière cantò il ruolo del titolo in lingua francese, con Elena Rakowska (Brunilde), Cesare Formichi (Wotan), Ernesto Badini (Alberico), Direttore Tullio Serafin.
Nella stagione 1910/1911, dal 22 dicembre, ha cantato al Teatro Massimo di Palermo in Don Carlo (ruolo del titolo) a fianco di Maria Llacer-Casali (Elisabetta), Angelo Ricceri (Filippo II), Giuseppe De Luca e Giuseppe Kaschmann (Rodrigo, marchese di Posa), direttore Leopoldo Mugnone.
Per la stagione 1911-1912, non si trovano documenti che possano seguire la sua carriera.
A partire dal 15 giugno 1912 Charles Rousselière sarà uno degli interpreti del ciclo del Ring wagneriano, presso l'Opera di Parigi (15-24 giugno 1912), cantando nel ruolo di Loge in L’Or du Rhin, e il ruolo del titolo in Siegfried, ciascuna sotto la direzione Felix Weingartner.
Dal 1913 al 1919, Rousselière farà parte della troupe dell’Opéra-Comique.
Il 4 marzo 1913 a Monte Carlo, Charles Rousselière creerà il ruolo di Ulysse, nel poema lirico di Gabriel Fauré Pénélope, con Lucienne Bréval nel ruolo di Pénélope e Charles Delmas in quello di Antinoüs. Riprenderà il ruolo al Teatro dell'Opéra-Comique il 20 gennaio 1919 con Germanie Lubin nel ruolo di Pénélope e la direzione di François Ruhlmann.
Il 4 giugno 1913 l'Opéra-Comique metterà in scena l’opera Julien di Gustave Charpentier con la direzione di Albert Wolff. Il ruolo del titolo spetterà a Charles Rousselière mentre Louise sarà il soprano Marguerite Carré. Rousselière a partire dal 4 ottobre riprenderà con successo l’opera per altre nove recite.
Dopo averlo rappresentato al Teatro Real di Madrid, Charles Rousselière, affronta ancora una volta il ruolo di Parsifal a Monte Carlo (20, 22, 25 gennaio, 1, 10, 15 febbraio 5 aprile 1914).
Nelle sue memorie, il soprano russo Felia Litvinne scriverà a favore del suo compagno di palcoscenico:
"Rousselière è stato il vero Parsifal con una voce squisita, e un modo di esprimersi scenicamente giovanile, semplice e profondo."
A Monte Carlo si presenterà poi in Norma (29 gennaio, 1914), nel ruolo di Pollione, con il soprano russo Maria Koustnezoff nel ruolo di Norma. Mentre il 23 febbraio, ancora nel Teatro del Principato, crea il ruolo di Spakos in Cléopâtre di Jules Massenet - opera presentata per la prima volta dopo quasi due anni dalla comparsa del compositore - con Maria Koustnezoff nel ruolo di Cléopâtre.
Il 21 marzo 1914 l'Opera di Monte Carlo presenterà, anche questa volta in prima assoluta, la leggenda lirica in quattro atti Béatrice di André Messager, a Charles Rousselière il compito di creare il personaggio di Lorenzo, mentre ad Andrée Vally toccherà quello di Béatrice, direttore Léon Jehin.
Dopo aver concluso la sua stagione a Monte Carlo, Charles Rousselière partirà per l'Argentina, dove, tra maggio e giugno del 1914, si presenta al Colon, Buenos Aires per cantare nelle opere precedentemente citate.
Terminata la Tournée al Colón e prima che si scateni la spirale di eventi che porterà alla Prima Guerra Mondiale, Rousselière ritornerà in Francia. In quel periodo aveva trentanove anni. Fu mobilitato? Tornò a cantare? Non ci sono notizie che confermino nessuna delle due ipotesi, in ogni caso, Rousselière non appare nei programmi di dell'Opéra-Comique tra l’ottobre 1914 e il dicembre del 1918.
Nel 1920, quando il “verismo” aveva ormai preso possesso della scena lirica, Charles Rousselière smetterà di calcare il palcoscenico e si dedicherà all’insegnamento del canto.
Charles Rousselière è stato un tenore prestigioso, dal repertorio eclettico, desideroso di conoscere le opere contemporanee francesi.
La sua voce era ardita, di grande portata sonora, la sua dizione chiara. Egli eccelleva nel canto wagneriano in francese, come Giuseppe Borgatti nel canto wagneriano in italiano. Senza dubbio, ha occupato un posto di rilievo sul palcoscenico operistico in Francia e all'estero.
Muore a Joué-lès-Tours nel dipartimento Indre-et-Loire l’11 maggio1950.
Lascia un considerevole lascito discografico, inciso tra il 1903 e il 1930 per le case discografiche Gramophone and Typewriter, Odeon, Dutreith, Beka, Pathé, Polydor e Parlophone di Parigi.
La compilazione di questa biografia è stata possibile, tra l’altro, anche grazie alla consultazione del volume “Le tènor Charles Rousselière” di Jean-Pierre Mouchon
(Association Internationale de Chante Lyrique 2012)
© Pietro Sandro Beato 2017