Aroldo Lindi - tenore

Aroldo Lindi - tenore

Tenore svedese Gustav Lindau Harald 

in arte

AROLDO LINDI 

 

Nato a Tuna, ora Vimmerby il 26 maggio1888

Morto a San Francisco (USA) l'8 marzo 1944

 

Dopo aver lasciato la scuola a dodici anni, lavora in una miniera di carbone, due anni più tardi parte per Boston, dove trova qualche occasionale lavoro. Mostra inoltre un precoce interesse per lo sport, in particolare il pugilato, sognando di diventare pugile professionista. Canta poi come solista e in trio che esegue "musica popolare".

Ottiene un’audizione con il Maestro Giuseppe Bamboschek e Marie Sundelius. Con la loro approvazione, un finanziere di New York, John Aspergren, accetta di fornire i mezzi finanziari, per farlo studiare con Mme. Dean Dossert e Cesare Sturani, a New York.

Nel 1916, Harold Lindau fa il suo debutto operistico come Radamès in “Aida”, con la Fleck L'Opera Company, alla Boston Opera House, dove canta anche il ruolo di Canio nei “Pagliacci”.

Nei successivi tre anni Lindau farà con la Fleck Opera Company un tour visitando le principali città nella parte orientale degli Stati Uniti. 

Nel 1921, Lindau lascia gli Stati Uniti per l’Italia, dove studia canto con Renato Bellini.

Debutta ad Asti nel novembre del 1922, come Don Alvaro in “La Forza del destino”, con il nome di Arnoldo Lindau.

L’impresario Giuseppe Lusardi lo scrittura per il teatro dal Verme di Milano nel ruolo di Radamès, poi passa al Costanzi di Roma sempre nel ruolo del condottiero egizio.

In seguito ad un’audizione con il Maestro Arturo Toscanini, è scritturato dal Teatro alla Scala, dove canta ancora una volta in Aida come Radamès, qui il suo nome è ulteriormente italianizzato in quello che sarà poi il definitivo “Aroldo Lindi”.

Il seguente debutto europeo avverrà al Teatro San Carlo di Lisbona nel marzo del 1924, sempre come Radamès, e quattro giorni dopo come Canio in “Pagliacci”. 

L’anno successivo porta il tenore a Londra (Covent Garden) in “Tosca” con Maria Jeritza e “Aida” con Elisabeth Rethberg. Seguirà un importante Galà a Malaga (Spagna) alla presenza di Re Alfonso e della Regina Vittoria, dove per questo riceve il titolo di Cavaliere.

Nel 1926 Aroldo Lindi canta ad Amburgo, Rimini, Lisbona, Genova e Palermo.

Torna in America in autunno a San Francisco, con “Il trovatore” (Manrico) a fianco di Claudia Muzio, poi a Los Angeles per “Aida” con Rosa Raisa. 

Apre la stagione di Chicago sempre con “Aida” e poi Manrico né “Il trovatore” con Claudia Muzio come protagonista femminile. Metterà quindi in scena un nuovo ruolo: Turiddu in “Cavalleria rusticana” con Rosa Raisa come Santuzza.

Nel 1927 torna nei principali teatri d’Europa, tra cui (sempre in Aida) il Dal Verme di Milano, il Vittorio Emanuele di Torino, il Liceu di Barcellona.
Il ritorno al Covent Garden questa volta è con Puccini, Calaf in “Turandot” (prima inglese). In quest’anno mette in repertorio un nuovo ruolo, Don José nella “Carmen” di Bizet, che presenta a Torino.

Nel 1928 canta per la prima volta in “La Gioconda” (Enzo Grimaldo) con Tina Poli nella parte della protagonista. 

A Pisa interpreta Calaf al fianco di Eva Turner quale Turandot, seguita nel mese di ottobre da un nuovo ruolo: “Andrea Chénier” al Politeama Fiorentino, con Iva Pacetti e Armando Borgioli.
Partecipa a una terza stagione al Covent Garden di Londra che include “Aida” e “Turandot”, quest’ultima con Eva Turner. Alla fine dell’anno è a Cremona come Don Alvaro in “La forza del destino”.

L’inizio del 1929 vede Aroldo Lindi al Cairo, dove canta in “Aida” e “Pagliacci”. In quest’occasione, Lindi indosserà, per il primo atto, i costumi originali della prima edizione di “Aida”. Poi Alessandria, Tripoli, Zurigo e Barcellona dove nel mese di maggio canta nella prima spagnola di “Turandot”. Quest’anno include inoltre un fitto programma in un tour della Germania con il gruppo di Max Sauter.

Il 1930 lo porta ancora alla Scala, poi al Carlo Felice di Genova, debutta a Nizza, Parigi, Montecarlo e Malta. Si produce inoltre in molti concerti nel suo paese natio la Svezia.

Nel 1931 Aroldo Lindi è invitato a cantare il ruolo di Calaf (Turandot), a Lucca in una speciale recita in commemorazione della morte di Giacomo Puccini, egli è l’unico straniero del cast a prenderne parte. Alla fine dell’anno mette in repertorio “Otello” di Verdi al Vittorio Emanuele di Torino a fianco di Norma Richter quale Desdemona.

Nel gennaio del 1932 a causa delle nuove leggi restrittive del regime fascista, che vietano agli stranieri di cantare nei teatri italiani, Aroldo Lindi canta per l’ultima volta in Italia in “Andrea Chénier” a Grosseto.

Attraversa l’Atlantico per l’ultima volta, stabilendosi per i futuri dodici anni tra il Canada e gli Stati Uniti. In questi anni canta due stagioni con la Philadelphia Opera Company, due con l’opera di Chicago, poi con la Cincinnati Zoo Opera, e con il Robin Hood Dell di Philadelphia.

Gira in tour ogni grande teatro degli Stati e canta anche all’Yankee Stadium di New York.

Continua intanto a ingrandire il suo repertorio con nuovi titoli come, “Fanciulla del West”, “Samson et Dalila”, “Tannhäuser”, “L’Africana” e “Norma”.

Nel 1944 canta a Boston, dove aveva iniziato ventotto anni prima, quindi, Buffalo, Toronto, Milwaukee, Spokane, fino a San Francisco, dove la sera dell’8 marzo, durante una recita di” Pagliacci”, durante l’aria di Canio “Vesti la giubba” è colto da malore e muore per un attacco cardiaco.

 

Esiste una sua registrazione completa di Aida del 1928, con Giannina Arangi Lombardi, Maria Capuana, Armando Borgioli, Tancredi Pasero con la direzione di Lorenzo Malajoli, oggi ripubblicato in CD dalla VAI con la sigla 1083-2.

 

© Pietro Sandro Beato