Alessandro Granda - Tenore

Alessandro Granda - Tenore

Tenore

Alejandro Granda Relayza

in arte

Alessandro Granda

 

Callao (Perù) 26 novembre 1898

Lima (Perù) 3 settembre 1962

 

Nasce a Callao luogo situato nell'area metropolitana della città di Lima in Perù, il 26 novembre 1898. Figlio del lavoratore portuale Vicente Granda e di Teresa Relayza.

 

Nel 1917 s’impiega come quarto ufficiale di macchina presso la “Marina Mercantile Peruviana”.

Alejandro cantava spesso a bordo della nave, tanto da attirare l’attenzione del capitano Manuel Torrico. Intendendone le possibilità, Torrico lo fece conoscere all'illustre pianista e compositrice peruviana Rosa Mercedes Ayarza de Morales (1881-1969), che con intercessione, dell’allora presidente della repubblica cilena Augusto B. Leguia, fece avere al giovane Alejandro una generosa borsa di studio statale, che gli permise di compiere gli studi di canto in Italia.

Il 7 ottobre 1924 Alejandro partecipa a un concerto organizzato dalla signora Rosa Mercedes Ayarza, al Teatro Forero (ora Municipal) a Lima, conclusosi con un trionfale successo.

Nello stesso giorno della sua partenza per l’Italia (18 novembre) Alejandro, terrà un secondo concerto al Teatro Ideal della sua città natale. Il concerto ebbe luogo alle ore undici del mattino, poiché la nave per l’Italia partiva quella sera stessa.

 

Alejandro, inizia i suoi studi di canto presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida di Arnaldo de Marzi, vi rimarrà per meno di un anno, per continuare poi privatamente gli studi con il maestro Alfredo Checchi.

 

Il 20 febbraio 1927 debutta con il nome d’arte Alessandro Granda, al Teatro Sociale di Como come Osaka in Iris di Pietro Mascagni, a fianco di Dora De Giovanni (Iris), Ilio Del Chiaro (Kyoto) e del basso Nino Marotta (Il cieco), direttore Giacomo Armani.

Il successo fu ottimo e in settembre, il tenore, ripete il ruolo al Teatro Comunale di Cesena con Rosetta Pampanini quale Iris, e al Politeama Duca di Genova della Spezia con Zita Fumagalli-Riva (13.2.1928).

Tra il 1927 e il 1928, mette in repertorio, La traviata, La bohème, Cavalleria rusticana e Tosca.

 

Il crescente successo, gli permette di sottoscrivere un importante contratto, che lo porterà a cantare circa sessanta spettacoli in Italia e venticinque in tour in Germania, nelle città di Lipsia, Amburgo, Brema, Monaco, Baden-Baden, Breslavia, ecc. Tranne l’individuazione di tracce certe su un paio di concerti, non si sono trovate altre notizie, che possano integrare la cronologia con queste recite fatte in Germania.

 

Il 7 ottobre 1927 debutta al Teatro alla Scala di Milano in un concerto diretto da Arturo Toscanini, Alessandro Granda canta in Rondò Arlecchinesco di Ferruccio Busoni, mentre tre giorni dopo è scelto, sempre dal maestro parmense, per creare il ruolo per tenore nella prima italiana di Psalmus Hungaricus (un oratorio per tenore, coro e orchestra) di Zoltan Kodaly.

Sempre alla Scala, il 25 dicembre dell’anno successivo è Mario Cavaradossi in Tosca, con Lina Bruna Rasa e Carlo Galeffi, direttore Gabriele Santini e, il 20 febbraio 1929 il Duca di Mantova in Rigoletto con Mercedes Capsir e Carlo Galeffi, direttore Antonino Votto.

Tornerà nel massimo teatro milanese, nel 1936 con Iris (Osaka), poi nel 1938 Dafni di Giuseppe Mulè (Ruolo del titolo), 1939 Loreley (Walter), 1942 Adriana Lecouvreur (Maurizio di Sassonia) e nel 1944 come Faust in Mefistofele, rappresentato al Teatro Donizetti di Bergamo e, Rodolfo in La bohème, rappresentata al Teatro Lirico di Milano. Queste due produzioni (che saranno anche le ultime cantate da Alessandro Granda per il Teatro alla Scala), furono eseguite nel Teatro di Bergamo e al Lirico di Milano, poiché il teatro alla Scala era ancora inagibile a causa del bombardamento alleato, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 agosto 1943.

 

La carriera di Alessandro Granda si è svolta principalmente in Italia, comunque va ricordato, che ha cantato anche in importanti teatri d’Europa e dell’America Latina. Tuttavia non ebbe mai l’occasione di presentarsi al pubblico di tre grandi teatri, il Metropolitan di New York, il Covent Garden di Londra e l’Opéra di Parigi.

Nondimeno negli Stati Uniti si fece conoscere in concerto alla Carnegie Hall di New York e nell'opera al Teatro Shubert di Philadelphia e all’Hippodrome di New York.

 

Artista esperto e polivalente, avrà modo di interpretare anche numerosi lavori di autori moderni, come Trittico Francescano di Licinio Refice (Treviso, Chiesa di San Nicolò, 1929), Jacquerie di Gino Marinuzzi (E.I.A.R. 1935) e Medusa di Bruno Barilli (E.I.A.R.1935); 

Dafni di Giuseppe Mule (Milano, Teatro alla Scala 1936); La Monacella della Fontana di Giuseppe Mulè (Lisbona, Politeama 1938); Notturno Romantico di Riccardo Pick Mangiagalli (Parma, Teatro Regio 1938) e La Pulce d'Oro di Giorgio Federico Ghedini (Genova, Teatro Carlo Felice, 1940).

Il 17 settembre 1940 è scelto per creare il ruolo di William in Notte di Nozze di Domenico Monleone presentato in prima mondiale dal Teatro delle Novità, presso il Teatro Donizetti di Bergamo. Il cast comprendeva il soprano Maria Carbone (Annie), il baritono Gino Vanelli (Donald) e il basso Augusto Beuf (Rahis), direttore Antonino Votto.

 

Durante gli anni della guerra Alessandro Granda canta in lungo e largo per tutta l’Italia, esibendosi sia nei grandi teatri, sia in quelli della provincia.

Il 20 luglio 1946 canta in Italia per l’ultima volta al Teatro Verdi di Trieste in Carmen (Don José).

 

In carriera ormai da vent’anni, la voce di Alessandro Granda usurata da un repertorio oneroso, non era più la stessa che gli aveva procurato i grandi successi.

 

La perdita della sua casa a Milano, distrutta dai bombardamenti alleati, associata a una non facile situazione personale (Granda era considerato da Benito Mussolini uno dei suoi tenori preferiti), nel dopoguerra, questa considerazione costò ad Alessandro Granda grande disagio, fu, infatti, ritenuto colpevole di aver mostrato troppa simpatia nei confronti del regime fascista e, a causa di ciò, alcune fonti indicano anche, che subì la confisca dei suoi beni personali.

 

Nel 1947, la sua infausta situazione lo costringe a trasferirsi negli Stati Uniti, dove cerca di riprendere la sua carriera. Qui riesce ad ottenere alcuni contratti con la compagnia “La Scala di Alfredo Salmaggi”, cantando da aprile a novembre del 1948 a Philadelphia e Detroit in Cavalleria Rusticana, Aida, La Gioconda e Il trovatore.

Poi nel 1949 compare in alcune esibizioni a Chicago e New York (Aida, Il trovatore e Pagliacci).

Nell'ottobre del 1950 canta alla Carnegie Hall di New York in un concerto commemorativo verdiano.

 

Il 31 maggio e l’1 giugno 1952 canta al Teatro Blanquita dell’Avana (Cuba) le ultime due recite della sua carriera (Il Pipistrello) di J. Strauss.

Sembra, che la causa principale del suo ritiro dalle scene, sia stata affrettata principalmente da un problema di udito.

 

Dopo il ritiro apre un’Accademia di canto a Hollywood (California). Si dedica a questo nuovo lavoro fino al 1960, anno in cui decide di tornare al suo paese.

Alessandro Granda aveva un sogno, quello di formare una scuola nazionale dedicata all’opera lirica, purtroppo i troppi problemi amministrativi e burocratici gli impedirono di realizzare questo suo sogno. In compenso gli fu assegnata una cattedra di canto presso il Conservatorio Nazionale di Musica, a Lima. Tra i suoi allievi, si contano i tenori Luis Alva ed Ernesto Palacio.

 

Colpito da ictus, Alessandro Granda si spegne a Lima il 3 settembre 1962, all'età di sessantatré anni.

Fu sepolto con tutti gli onori ufficiali, nel Cemeterio Baquijano, a Callao.

 

Tenore lirico/lirico spinto, in possesso di volume ed estensione ragguardevoli, sfoggiava una voce ben timbrata, proiettata e nitida nella dizione, padroneggiata con estrema cura. La grande sicurezza nei propri mezzi gli permise inoltre di affrontare con disinvoltura anche ruoli dalla tessitura ardita.

Non a caso i suoi più grandi successi furono soprattutto opere come, Iris, Tosca, Mefistofele, La Gioconda e, a fine carriera Aida, Il trovatore e Carmen.

Il suo vasto repertorio svolto tra il 1927 e il 1952, comprendeva ben quarantadue titoli.

 

Alessandro Granda non si sposò mai, tuttavia ebbe un paio di relazioni accertate, la prima con il soprano italo-americano Dora Marinelli e la seconda, più duratura, con l’italiana Marchesa Alfia di San Filippo.

 

Nella sua carriera ebbe l’occasione di ricevere numerosi riconoscimenti e onorificenze tra cui le più importanti ricordiamo, “l'Orden de Ayacucho” conferitogli dal presidente del Perù Augusto B. Leguia; l’ordine di “Cavaliere della Corona d’Italia” conferitogli da Benito Mussolini nel 1939; e nel 1947 “l’Orden El Sol del Peru”.

 

In campo discografico, Alessandro Granda, lascia oltre una ventina di facciate a 78 giri, più tre opere complete: “Madama Butterfly”, “Tosca” e “La Gioconda”.

 

Nella città natale di Alessandro Granda (Callao), sin dal 1860 esisteva un teatro, allora denominato “Indipendencia”, poi distrutto da un terremoto, ricostruito e ristrutturato più volte, l’ultima nel 2002, fu ribattezzato come Teatro Municipal Alejandro Granda Relayza. Dal 2008 in questo teatro si svolge il “Festival de Opera Alejandro Granda”, creato e organizzato dal suo allievo il tenore peruviano Ernesto Palacio, un meritato omaggio postumo a un importante cantante peruviano di fama internazionale.

 

 

REPERTORIO

In ordine cronologico

 

Pietro Mascagni  IRIS  (Osaka)

Como Teatro Sociale 20.2.1927

 

Giuseppe Verdi  LA TRAVIATA  (Alfredo Gérmont)

Catania Teatro Bellini 20.3.1927

 

Giacomo Puccini  LA BOHÈME  (Rodolfo)

Venezia Teatro La Fenice 26.5.1927

 

Pietro Mascagni  CAVALLERIA RUSTICANA  (Turiddu)

Torino Teatro Regio 18.1.1928

 

Giacomo Puccini  TOSCA  (Mario Cavaradossi)

Genova Teatro Carlo Felice 11.1.1928

 

Arrigo Boito  MEFISTOFELE  (Faust)

Foligno Teatro Piermarini 16.9.1928

 

Ferruccio Busoni  RONDÒ ARLECCHINESCO (Tenore)

Milano Teatro alla Scala 7 ottobre 1928

 

Zoltan Kodály  PSALMUS HUNGARICUS  (Tenore)

Milano Teatro alla Scala 10.10. 1928

 

Johann Sebastian Bach  CANTATA XLVI per Soli, Coro e Orchestra (Tenore)

Milano Teatro alla Scala 10 ottobre 1928

 

Giuseppe Verdi  RIGOLETTO  (Il Duca di Mantova)

Milano Teatro alla Scala 20.2.1929

 

Licinio Refice  TRITTICO FRANCESCANO (Francesco)

Treviso Chiesa di San Nicolò 28 maggio 1929

 

Amilcare Ponchielli  LA GIOCONDA (Enzo Grimaldo)

Firenze Teatro Comunale 30.4. 1930

 

Richard Wagner  I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA (Walter von Stolzing) - Roma Teatro Reale dell’Opera 27 dicembre 1931

 

Francesco Cilea  ADRIANA LECOUVREUR (Maurizio di Sassonia)

Cagliari Teatro Civico 23.5.1932

 

Gaetano Donizetti  LUCIA DI LAMMERMOOR (Sir Edgardo di Ravenswood) - Santiago (Cile) Teatro Municipal 14 settembre 1932

 

Alfredo Catalani  LA WALLY (Giuseppe Hagenbach)

Bologna Teatro non individuato. Gennaio

 

Alfredo Catalani  LORELEY (Walter)

Cremona Teatro Ponchielli 2.2.1935

 

Gino Marinuzzi  JACQUERIE (Mazurec)

Torino Stagione Lirica dell’E.I.A.R. (Trasmissione radiofonica) 8.9.1935

 

Giuseppe Verdi  MESSA DA REQUIEM (Tenore)

Venezia Cortile del Palazzo Ducale. Ottobre

 

Giuseppe Verdi  AIDA (Radamès)

Venezia Cortile del Palazzo Ducale. Ottobre

 

Bruno Barilli  MEDUSA (Troilo) [***]

Torino Stagione Lirica dell’ E.I.A.R. (Trasmissione radiofonica) 3.11.1935

 

Daniel Auber  FRA DIAVOLO (Fra Diavolo/Marchese di San Marco)

Pola (Oggi Croazia) Anfiteatro Arena 1.7.1936

 

Charles Gounod  FAUST (Faust)

L’Aia (Olanda) Gebouw voor Kunster en Wetenschyappen 13.10.1936

 

Giacomo Puccini  MADAMA BUTTERFLY (F. B. Pinkerton)

L’Aia (Olanda) Gebouw voor Kunster en Wetenschyappen 1.11.1936

 

Riccardo Zandonai  FRANCESCA DA RIMINI (Paolo il Bello)

Ancona Teatro delle Muse 28.3.1937

 

Giacomo Puccini  MANON LESCAUT  (Renato Des Grieux)

Foggia Teatro Giordano 25.5.1937

 

Riccardo Pick-Mangiagalli  NOTTURNO ROMANTICO (Il Conte Aurelio)

Cesena Teatro Comunale 4.9.1937

 

Georges Bizet  CARMEN (Don José)

Adria Teatro del Littorio 17.9. 1937

 

Giacomo Puccini  IL TABARRO (Luigi)

Firenze Teatro Comunale 3.11.1937

 

Umberto Giordano  FEDORA (Loris Ipanoff)

Rieti Teatro Vespasiano 5.12.1937

 

Armando La Rosa Parodi  CLEOPATRA (Antonio) [**]

Torino Teatro Vittorio Emanuele 13.4.1938

 

Giuseppe Mulè  LA MONACELLA DELLA FONTANA (Pedru)

Lisbona (Portogallo) Politeama. Maggio

 

Umberto Giordano  ANDREA CHÉNIER  (Andrea Chénier)

Rieti Carro di Tespi 6.9.1938

 

Giuseppe Mulè  DAFNI (Dafni)

Milano Teatro alla Scala 28.12.11938

 

Franco Alfano  RISURREZIONE (Il Principe Dimitri Ivanovich Nehlyudov)

Roma Teatro Reale dell’Opera 10.1.1939

 

Riccardo Zandonai  GIULIETTA E ROMEO (Romeo)

Verona Anfiteatro Arena 10.8.1939

Federico Ghedini  LA PULCE D’ORO (Lupo Fiorino) [**]

Genova Teatro Carlo Felice 15 febbraio 1940

 

Domenico Monleone  NOTTE DI NOZZE (William)  [**]

Bergamo Teatro Donizetti (Teatro Sperimentale: Il Teatro delle novità) 17.9.1940

 

Pietro Mascagni  IL PICCOLO MARAT (Il piccolo Marat)

Bari Teatro Petruzzelli 30.12.1940

 

Giuseppe Verdi  UN BALLO IN MASCHERA (Riccardo)

Lisbona (Portogallo) Coliseu dos Recreios 18.5.1943

 

Giuseppe Verdi  IL TROVATORE (Manrico)

Philadelphia  Academy of Music 5.11.1948

 

Ruggero Leoncavallo PAGLIACCI (Canio)

Chicago Civic Auditorium 30.4.1948

 

Johann Strauss DIE FLEDERMAUS (Alfred)

L’Avana (Cuba) Teatro Blanquita 31.5.1952

 

 

+

 

[**]       Prima assoluta

[***]     Prima assoluta (Prima assoluta in forma scenica Teatro Donizetti di Bergamo il 12.9.1938)

 

 

©  Pietro Sandro Beato 2018