Nato a Bologna il 19 settembre 1884
Morto a Bologna il 22 marzo 1967
Studia al Conservatorio della città natale con il maestro Alberoni
Debutta nel febbraio del 1908 in La Traviata di G. Verdi al Teatro Principe Amedeo di Sanremo.
Nella sua quasi trentennale carriera, tra il 1908 e il 1934, canta nei teatri della migliore provincia, ma si esibisce anche in alcuni tra i maggiori teatri italiani. Avrà ulteriormente occasioni di esibirsi anche all’estero: Spagna, Malta, Portogallo.
Il 6 novembre 1912 è Faidit e l’araldo in Isabeau di P. Mascagni al Teatro Comunale di Bologna, con Bianca Lenzi (Isabeau) e Edoardo Di Giovanni (Edward Johnson) Folco, mentre il 12 ottobre 1918 è Valentino in Faust di C. Gounod con Alessandro Bonci nel ruolo del titolo, Vincenzo Bettoni (Mefistofele) e Bianca Scacciati (Margherita).
Apparirà per l’ultima volta in questo teatro il 21 giugno 1919 in un concerto a fianco del soprano Natalia De Santis.
Il 24 gennaio 1914 è presente al Politeama di Livorno come Riccardo Forth in I Puritani a fianco di Dora Domar (Elvira) e Giuseppe Bergonzini (Arturo), vi ritornerà il 10 dicembre 1927 nel ruolo di Gérard in Andrea Chénier con Ettore Bergamaschi nel ruolo del titolo e Bella Wallroth in quello di Maddalena di Coigny.
Il 22 gennaio 1916 è al Teatro Regio di Parma come Faidit in Isabeau con Olga Fiammingo (Isabeau) e Antonio Saludas (Folco). Nell'ottobre del 1927 partecipa a un concerto assieme a Mercedes Capsir.
Nel gennaio del 1921 è al Teatro Verdi di Ferrara in Rigoletto (ruolo del titolo) con Giacomo Lauri Volpi e Maria Ross.
Negli anni 1929 e 1930 canterà in due concerti a fianco di Beniamino Gigli il primo a Macerata (31.8.1929) e il secondo allo Stadio del Littoriale a Roma al quale partecipava anche il soprano Jolanda Bocci (9.8.1930).
Nel dicembre del 1929 è al Teatro Bellini di Catania con due produzioni: La Traviata (Giorgio Germont) con Rina Bitonto (Violetta Valery) e Aldo Sinnone (Alfredo) e in La Bohème (Marcello) con Sara Scuderi (Mimì) e Aldo Sinnone (Rodolfo).
Nel 1932 ha l’occasione di esibirsi in numerose opere per la stagione radiofonica dell’ EIAR di Torino (l’odierna RAI).
I Puritani di V. Bellini (Riccardo Forth) con Cristy Solari (Arturo) e Lea Tumbarello-Mulè (Elvira), direttore Ugo Tansini (1° maggio) — I pescatori di Perle di G. Bizet (Zurga) con Lea Tumbarello-Mulè (Leila) e Alfredo Sernicoli (Nadir), direttore Arrigo Pedrollo (5 maggio) — Il grillo del focolare di R. Zandonai (Plummer) con Iris Adami-Corradetti (Dot), direttore Riccardo Zandonai (16 giugno) — Il dittico: I dispettosi amanti di Attilio Parelli (Don Fulgenzio) con La leggenda delle sette Torri di Alberto Guasco (Mastro Guitelmo) (10 luglio) — Romanticismo di Igino Robbiati (Rienz) con Iris Adami-Corradetti (Carlotta) e il tenore Arturo Ferrara nel ruolo di Vitaliano, direttore Ugo Tansini (25 settembre) — Maria di Magdala di Vincenzo Michetti (Giovanni) con Adelaide Saraceni (Maria) e Ettore Parmeggiani (Publio), direttore Arrigo Pedrollo (14 novembre).
Dal settimanale
RADIOCORRIERE
numero 18 del 1932
Dal settimanale
RADIOCORRIERE
numero 39 del 1932
Luigi Piazza è ricordato in particolar modo per la sua interpretazione di Rigoletto, che nel 1927 inciderà nella sua completezza per la casa discografica “La Voce del Padrone” di Milano, con Lina Pagliughi (Gilda) e Tino Folgar (il Duca), opera che interpreterà in moltissime piazze italiane ed estere delle quali riportiamo di seguito un sunto:
Bologna, Teatri Duse e Politeama Margherita; Forlì, Teatro Comunale; Venezia, Teatro Malibran; Pola, Teatro Ciscutti; Biella, Teatro Sociale; Milano, Teatro Carcano; Pisa, Teatro Verdi; Ferrara, Teatro Nuovo; Perugia, Teatro Morlacchi; Piacenza, Politeama; Lisbona, Teatro Coliseo, ecc.
Luigi Piazza vantava un vasto e impegnativo repertorio tra il quale oltre ai titoli già citati ricorderemo: Lucia di Lammermoor; Vilfrido di P. Vallini; Il Trovatore; La Favorita; Werther; Pagliacci e Zingari di R. Leoncavallo; Cavalleria rusticana; L'aviatore Dro di F. Balilla Pratella; Tosca; La Wally; Don Pasquale; La Gioconda; Madama Butterfly; Il barbiere di Siviglia; Manon Lescaut; La fanciulla del West: Otello; Il piccolo Marat; Ernani.
Luigi Piazza si ritira dalle scene nel 1935.
Voce in possesso di volume ed estensione ragguardevoli non priva dello slancio necessario e padroneggiata con cura, sonora in tutta la gamma, incisiva nel fraseggio, il tutto sostenuto da un forte senso teatrale.
Muore a Bologna il 22 marzo 1967.
© Pietro Sandro Beato 2023