Amedeo Zambon - tenore

Amedeo Zambon - tenore

 

Nato a Fontane di Villorba (Treviso) il 19 luglio 1934

Morto a Milano il 28 febbraio 2000

 

Inizia i primi studi di canto a Treviso con Neva Cecchi, si perfeziona in seguito con Marcello del Monaco, fratello del celebre tenore. Per mantenersi agli studi lavora in una fabbrica di piastrelle.

 

Vince due Concorsi di canto a Busseto e a Venezia.

 

Debutta nel 1960 in un teatro minore di Roma in La bohème di G. Puccini.

Inizia la carriera come tenore lirico e lentamente incomincia ad affermarsi.

Il Teatro la Fenice di Venezia lo impegna in ruoli minori: Mercurio in Ercole Amante  di Cavalli; Il domestico di Flora in La Traviata di Verdi, con Anna Moffo e Robert Merrill (1961); e in tournée a Belgrado nel 1962 con Virginia Zeani e Lucino Pavarotti, ma anche nella parte del pescatore in Guglielmo Tell a fianco di Tito Gobbi (1962), Nel 1970 sarà Alvaro in Le due illustri rivali di Mercadante con Claudia Parada, Vasso Papantoniou e Antonio Liviero. Ritornerà ancora in questo teatro ormai da tenore affermato interpretando nel 1981 il ruolo di Dick Johnson in La fanciulla del West con Maria Slatinaru nel ruolo di Minnie, direttore Gianluigi Gelmetti.


Nel 1961 si reca in Turchia, dove si esibisce tra Istanbul e Ankara. Rimarrà in questa nazione per tre anni, debuttando in opere come: Tosca, Carmen, Cavalleria Rusticana, Rigoletto, Turandot.

In Turchia conosce anche quella che diverrà sua moglie, il soprano Diana Jamieson.

Il 30 gennaio 1966 è al Teatro di San Carlo a Napoli in Pagliacci di Leoncavallo (Canio), mentre il 17 luglio, sempre a Napoli, ma all’Arena Flegrea, è Andrea Chénier a fianco di Orianna Santunione e Dino Dondi, direttore Ugo Rapalo. Con il San Carlo avrà una lunga collaborazione, di seguito segnalata: Adriana Lecouvreur con Leyla Gencer (1966); Tosca con Luisa Malagrida (1967); Pagliacci con Irma Capece Minutolo (1968); Tosca (1969); Andrea Chénier con Gabriella Tucci e Giangiacomo Guelfi (1970); Cavalleria rusticana con Leyla Gencer (1971); Tosca con Elena Souliotis e Giangiacomo Guelfi (1972); Carmen alla mostra d’Oltremare con Viorica Cortez (1972); Turandot con Margherita Casals Mantovani (1972); Tosca con Orianna Santunione e Giulio Fioravanti (1974); Nabucco con Mario Zanasi (1974); Una storia d’altri tempi di Dino Milella (Heathcliff) con Tina Tarquini e Gianluigi Colmagro (1975); Turandot con Danica Mastilovic (1976); Cavalleria rusticana con Fiorenza Cossotto (1977); La caccia al lupo di Aladino Di Martino (Bellamà) con Antonio Boyer e Wilma Vernocchi (1979).

Il 5 agosto 1967 debutta a Verona, Anfiteatro Arena, con Cavalleria rusticana a fianco di Fiorenza Cossotto, e il 28 luglio, è Andrea Chénier con Orianna Santunione e Giangiacomo Guelfi, mentre il 4 agosto 1968 sarà Radamès in Aida con  Rita Orlandi Malaspina e Fiorenza Cossotto. 

Nel 1968 si presenta alla Scala di Milano come Calaf in Turandot a fianco di Hana Janku, qui canterà anche i ruoli di Canio in Pagliacci (1970); Tiresia in Ulisse di Dallapiccola (1970); Il principe Andrej Chovanskij in Kovantscina di Musorgskij (1971); Madama Butterfly con Elena Mauti Nunziata (1978); Manrico in Il Trovatore con Eva Marton e Giulio Fioravanti (1978).

Nel 1969 è Arturo in La Straniera di V. Bellini, in forma di concerto, alla Carnegie Hall di New York con Montserrat Caballé nel ruolo di Alaide.

Inaugura il Maggio Musicale Fiorentino del 1969 con Aida, direttore Zubin Mehta.

Negli anni Settanta canta spesso in La Wally. Frequenta regolarmente la Staatsoper di Vienna, producendosi in titoli come Pagliacci, Cavalleria rusticana, Tosca, Turandot, Andrea Chénier, Aida, Trovatore, Otello, La fanciulla del West.

Nel 1977 è Manrico nel Trovatore a Parma e l’anno successivo alla Scala di Milano.

Il 2 febbraio 1978 canta nel ruolo di Manrico, nella sua unica recita al Metropolitan di New York, a fianco di Gilda Cruz-Romo, Louis Quilico e Fiorenza Cossotto, direttore Giuseppe Patanè.

Nel 1979 e nel 1981 al Teatro Verdi di Trieste, canta in due titoli raramente proposti: Abisso di Smareglia e La campana sommersa di Respighi.

Il 1985 è l’anno del suo debutto in Otello a Berna, il titolo verdiano lo porterà in seguito a Monaco, Vienna, Londra, Liegi, Bruxelles, Città del Capo, ma mai in Italia.

Canta la sua ultima recita Pagliacci a Parigi nel giugno del 1994.

 

Voce brunita e rotonda che si distingueva per la facilità con cui si slanciava nel registro acuto, tuttavia non riuscì, forse ingiustamente, a entrare nell'orbita dello “star-system”.

Il repertorio di Amedeo Zambon consisteva in circa cinquanta titoli, oltre a quelli già ricordati, segnaleremo inoltre: Norma, Fedora, Manon Lescaut, Il tabarro, Siberia, La cena delle beffe, ecc.

 

Lascia una consistente discografia “live” dalla quale è utile ricordare:

La straniera (Arturo) con Montserrat Caballé, dir. A. Guadagno, Carnegie Hall 22.3.1969 (Gala).

La Wally (Hagenbach) con Magda Olivero - Bergamo 9.10.1972 (Foyer).

Adriana Lecouvreur (Maurizio) con Leyla Gencer - Napoli 17.12.1966 (Golden Age of Opera).

Poliuto (ruolo del titolo) con Leyla Gencer - Barcellona 7.12.1975 (Melodram).

Cavalleria Rusticana (Turiddu) con Leyla Gencer - Napoli 24.2.1971 (?).

Aida (Radamès) con Elena Souliotis e Shirley Verrett - Dallas 1.11.1969 (Legato).

Esiste inoltre anche una produzione “video” di Pagliacci del 1983 prodotta dalla Legato.

 

Amedeo Zambon muore a Milano il 28 febbraio 2000, all'età di sessantasei anni.

 

© Pietro Sandro Beato 2023