Nato a Melegnano (MI) il 1° luglio 1881
Morto a Melegnano il 4 novembre 1954
Compiuti gli studi, nel 1902 debutta al teatro Sociale di Pinerolo come Don Ruy Gomes De Silva in “Ernani”.
Nel 1905 è Palm in “Germania” di Franchetti al teatro La Fenice di Venezia, mentre nel 1913 nel medesimo teatro canterà come solista nella “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi con Aureliano Pertile, Sara Fidelia Solari e Adele Ponzano, direttore Baldi Zenoni.
Nella Stagione di Carnevale 1906-07 è presente al teatro Carlo Felice di Genova con “La figlia di Jorio” di A. Franchetti (Un crocifero e Jona di Mida), con Maria De Macchi e Gennaro De Tura — “Aida” (Il re) con Regina Alvarez, Enzo Leliva e Giuseppe Bellantoni (5.1.1907) — La traviata (Dott. Grenvil) con Rosina Storchio (23.1.1907) — L’Oro del Reno (Fasolt) (7.2.1907).
Negli anni 1910, 1911, 1912 canta molti ruoli minori nelle stagioni del teatro Colón di Buenos Aires, tra i quali ricorderemo: la prima locale di “Figli del Re” di E. Humperdinck con la direzione di Arturo Toscanini (Il taglialegna) — Il crepuscolo degli Dei (Alberico) — Falstaff (Pistola) con Pasquale Amato nel ruolo del titolo — “Rigoletto” (Sparafucile) con Giuseppe De Luca nel ruolo del titolo, tutti, assieme ad altri titoli, sotto la direzione di Arturo Toscanini. Ritornerà in questo teatro per l’ultima volta nel 1919 come primo basso in “La Gioconda” (Alvise) a fianco di Beniamino Gigli, e Ester Mazzoleni — “Aida” (Ramfis) con Claudia Muzio e Rinaldo Grassi — “Manon Lescaut” (Geronte) con Claudia Muzio e Rinaldo Grassi — “Gli Eroi” di Arturo Berutti (San Bruno) — “Petronio” di Constantino Gaito (Marco), tutte interpretate sotto la direzione di Tullio Serafin.
Per la Stagione della Fiera del 1915, sarà al teatro Donizetti di Bergamo nei ruoli di Sulpizio in “La figlia del reggimento” e Alvise Badoero in “La Gioconda”.
Il primo novembre 1916 è al teatro Comunale di Bologna in “La bohème” (Colline) con Linda Cannetti e Alessandro Bonci. Parteciperà quindi alla stagione del 1918 cantando in “Il barbiere di Siviglia” (Basilio) con Ernesto Badini nel ruolo del titolo (14.7.1918) e in “Faust” (Mefistofele) con Alessandro Bonci, Bianca Scacciati e Luigi Piazza (12.10.1918)
I questi anni e nei successivi, Vincenzo Bettoni, canterà in molti teatri italiani, tra i quali ricordiamo brevemente i più rilevanti: Il Dal Verme di Milano, Il Politeama Fiorentino, Il Costanzi di Roma, Il Regio di Torino, La Fenice di Venezia. Canterà inoltre lontano dall’Italia a Madrid (Il barbiere di Siviglia, Manon, La Gioconda, Mefistofele, Lucrezia Borgia, Rigoletto, La favorita, La bohème, Parsifal, Lohengrin, I puritani, Maruxa), a Barcellona, Mosca, Cuba, Santiago, Lima, ecc.
Debutta al teatro alla Scala il 7 aprile 1927 nel ruolo di Rocco in “Fidelio” con la direzione di Arturo Toscanini e Francesco Merli quale Florestano. In questo teatro darà voce a svariati personaggi fino al 1940, tra i quali rammenteremo i più importanti: Falstaff (Pistola) — Germania (Stapps) con Franceso Merli, direttore Arturo Toscanini — “L’Italiana in Algeri” (Mustafà) con Bruna Castagna e Giovanni Manurita — “Fra Diavolo” (Giacomo) — “Il Dibuk” di Rocca (Reb Ezriel) — “La donna silenziosa” di Strauss (Sir Morous) con la direzione di Gino Marinuzzi — “Debora e Jaele” di Pizzetti (Il cieco) con la direzione dell’autore — “Le Jongleur de Notre Dame” (Il priore) con Giovanni Malipiero e la direzione di Gino Marinuzzi — “Il barbiere di Siviglia” (Basilio) con Carlo Galeffi e Margherita Carosio — “Le Maschere” di Mascagni (Pantalone) — “Don Pasquale” (ruolo del titolo), con Margherita Carosio e Tito Schipa — “Il matrimonio segreto (Geronimo) con Tito Schipa e la direzione di Gino Marinuzzi — Boris Godunov (Varlaam) con Tancredi Pasero e la direzione di Giuseppe Del Campo — “L’elisir d’amore” (Dulcamara) con Ferruccio Tagliavini e la direzione di Antonio Guarnieri.
Nel 1934 è presente al Festival di Glyndebourne come Don Alfonso nel “Così fan tutte” di Mozart.
Nel 1935 al Royal Opera House Covent Garden di Londra da voce ai personaggi di Don Magnifico (Cenerentola) — Mustafà (Italiana in Algeri) — Don Basilio (Barbiere di Siviglia) — Colline (La bohème).
Sarà presente anche a Parigi al Théâtre des Champs-Elysées con “L’italiana in Algeri”.
Partecipa ad alcune stagioni radiofoniche dell’ EIAR (Radio Italiana), e precisamente:
22 ottobre 1932 “L’italiana in Algeri” (Mustafà) con Gianna Pederzini e Giovanni Manurita — 23 novembre 1932 “La fata Malerba” di Vittorio Gui (Il re) con Ebe Stignani e la direzione dell’autore — 28 giugno 1934 “Il conte Ory” (L’aio) — 15 ottobre 1936 “Così fan tutte” (Don Alfonso) con Giovanni Manurita, Lina Pagliughi e Gianna Pederzini, direttore Vittorio Gui — 5 giugno 1938 “L’Italiana in Algeri” (Mustafà) con Ebe Stignani e Giovanni Manurita, direttore Franco Capuana — 16 giugno 1938 “Il cavaliere della rosa” (Ochs) — 25 settembre 1938 “Fidelio” (Rocco) con Aurelio Marcato e Iva Pacetti, direttore Gino Marinuzzi — 6 ottobre 1938 “Le Maschere” di Mascagni (Pantalone) diretto dall’autore — 16 ottobre 1938 “I quattro rusteghi” (Lunardo) con Augusta Oltrabella e Iris Adami Corradetti — 20 novembre 1938 “Don Pasquale (ruolo del titolo) con Mercedes Capsir — 8 giugno 1939 “Il conte Ory” (L’Aio) con Lina Pagliughi e Aldo Sinnone — 15 giugno 1939 “La vedova scaltra” di Wolf-Ferrari (Rubenif) con Magda Olivero — 17 luglio 1939 “La fiera di Sorocincy” di Musorgskij (Cerevik) — 10 settembre 1939 “Il castello del principe Barbablù” (Barbablù) con Gabriella Gatti — 5 ottobre 1939 “La leggenda della città invisibile di Kitez” di Rimskij Korsakov (Burundai) con Antonio Melandri, Alessandro Wesselowski, Piero Biasini e Luciano Neroni— 26 novembre 1939 “La serva padrona” (Uberto) con Pierisa Giri — 30 maggio 1940 “Il barbiere di Siviglia” (Basilio) con Lina Pagliughi, Mario Basiola e Luigi Fort — 23 giugno 1940 “Falstaff” (Pistola) con Piero Biasini, Franca Somigli e Ferruccio Tagliavini — 30 giugno 1940 “L’elisir d’amore” (Dulcamara) con Margherita Carosio e Emilio Renzi — 7 luglio 1940 “Il ratto dal serraglio” (Osmino), con Julius Patzak e Lina Pagliughi — 11 agosto 1940 “Marussa” di A. Vives (Rufo) — 6 ottobre 1940 “La Cenerentola” (Don Magnifico) con Ebe Stignani e Giovanni Malipiero, direttore Vittorio Gui —15 ottobre 1940 “Il malato immaginario” di J. Napoli (Argante) — 12 ottobre 1941 “Il barbiere di Siviglia” (Basilio) con Margherita Carosio, Luigi Fort e Carlo Tagliabue — 25 ottobre 1942 “La serva padrona” (Uberto) con Rina Pellegrini e “La caverna di Salamanca” di F. Lattuada (Pancrazio) — 14 novembre 1942 “Madonna Imperia” di F. Alfano (Il cancelliere di Ragusa) con Maria Pedrini — 24 luglio 1943 “Il signor Bruschino” (Gaudenzio) con Francesco Albanese — 5 luglio 1947 “Il Dibuk” di L. Rocca (Reb Ezriel).
Il 28 giugno 1938 presenta a Venezia nel giardino di Ca’ Rezzonico “Il filosofo di campagna” di Baldassare Galuppi con Margherita Carosio, Salvatore Baccaloni e Ines Alfani Tellini, direttore Mario Rossi.
Vincenzo Bettoni, vanta alcune incisioni a 78 giri intercorse fra il 1912 e il 1929 per le case discografiche Gramophone (Milano) e Fonotipia (Milano)
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