Nato a Tempio Pausania l'1 agosto 1895
Morto a Roma il 18 febbraio 1984
Nasce a Tempio Pausania da Stefano Manurritta e Giovanna Angela Cossu.
Sarà battezzato il 18 agosto 1885.
Sceglierà in seguito di togliere la doppia “erre” e la doppia “t” dal cognome di chiaro stampo gallurese trasformandolo nel più semplice e dal sapore ispanico “Manurita”.
Giovanni frequenta la scuola elementare e, dal 1905, il Regio Ginnasio Giovanni Maria Dettori a Tempio Pausania.
Nel 1912 inizia gli studi al Liceo Domenico Alberto Azuni di Sassari.
Il 26 settembre 1915, dopo aver conseguito la licenza liceale, è chiamato alle armi e destinato a Modena, dove frequenta il corso per allievi ufficiali di fanteria.
Il 28 marzo 1916 destinato al 45° Reggimento di fanteria della Brigata Sassari, sarà assegnato al comando di una sezione mitragliatrice. Giovanni partecipa ad alcune sanguinose battaglie sul Carso, sul Monte Fior nell'Altopiano di Asiago e sull'Altopiano dei sette Comuni a Monte Castelgomberto. Causa preoccupanti ferite riportate in combattimento, i medici furono costretti ad amputargli due dita della mano sinistra.
Giunto a questo punto della sua partecipazione alla guerra, Giovanni prende la decisione di fare domanda per arruolarsi nella nascente arma dell’aviazione. Accettato, entra a far parte della squadriglia di ricognizione e bombardamento comandata da Gabriele D’Annunzio, dove avrà modo di distinguersi. Il 5 settembre 1917 è abbattuto. Fortunatamente cade tra le linee italiane, subito soccorso e trasportato all'ospedale da campo. Fortunatamente si rimetterà molto presto da un brutto trauma cranico. Dopo varie altre missioni, il 1° agosto 1918 è destinato al Comando Supremo Aeronautico di Roma. Sarà congedato dall’Arma Azzurra il 6 febbraio 1920.
Finita la guerra, Giovanni decide di rimanere a Roma, dove si laurea in giurisprudenza e inizia a studiare canto, sotto la guida di del maestro Alfredo Martino e di Emilio Piccoli (già maestro di Tito Schipa).
Il 18 aprile 1921 debutta nel suo primo concerto alla Reale Accademia Filarmonica di Roma. Seguirono altri concerti.
Il maestro Alfredo Martini lo seguirà negli studi fino al suo debutto il 27 marzo 1922 al Teatro Quirino di Roma, in Don Pasquale di G. Donizetti (Ernesto), a fianco di Salvatore Baccaloni nel ruolo del titolo.
Il 10 agosto 1922 sposa la conterranea Vanda Sanna, dal matrimonio nascono due figli, Stefano e Maria Giovanna.
L'anno successivo è ancora a Roma, dove debutta in una serata benefica al Teatro Costanzi nel secondo atto di Manon di J. Massenet con Carmen Melis nel ruolo del titolo.
Il 2 novembre 1923 debutta a Milano, al Teatro Carcano, in La sonnambula (Elvino). Il 12 dicembre debutta con la stessa opera nella sua Sardegna, al Politeama Margherita di Cagliari a fianco del soprano iberico Mercedes Capsir.
Sempre a Milano, il 24 giugno 1924 canta al Teatro Dal Verme nella prima mondiale dell'opera Giocondo e il suo Re di Carlo Jachino.
Dopo un periodo di "gavetta" in teatri di provincia, tra i quali si ricordano: Macerata Teatro Lauro Rossi, Linda di Chamounix di G. Donizetti (Visconte) e Il barbiere di Siviglia (Almaviva) - Jesi Teatro Pergolesi, Barbiere di Siviglia (Almaviva) e Linda di Chamounix (Visconte) - Macerata Teatro Lauro Rossi, Barbiere di Siviglia - Lugano Teatro Apollo, La sonnambula e Il barbiere di Siviglia - Merano Teatro Civico, Il barbiere di Siviglia - Pisa Teatro Verdi, Il barbiere di Siviglia - Cesena Teatro Comunale, Il barbiere di Siviglia.
Nella primavera del 1926, canta dai microfoni degli studi dell’U.R.I. (Unione Radiofonica Italiana) antesignana dell’E.I.A.R. in I dispettosi amanti di Attilio Parelli (Florindo), opera, che durante l’estate riprenderà nel Giardino di Villa Besozzi a Milano.
È questo l’inizio di una carriera brillante, che lo porterà nei principali templi della lirica.
Il 24 aprile 1926 canta al Teatro La Fenice di Venezia nel ruolo di Almaviva in Il barbiere di Siviglia con Margherita Salvi nel ruolo di Rosina.
Tra il 1927 e il 1929 tolta qualche breve parentesi in qualche teatro italiano, canta principalmente in Danimarca, Olanda, Germania, Belgio, Polonia, Monte Carlo, Francia, Spagna.
Nel 1930 varca l’oceano e si presenta alla Civic Opera House di Chicago con Il barbiere di Siviglia (1 gennaio) con Margherita Salvi (Rosina) e Giacomo Rimini (Figaro) - Lucia di Lammermoor (Edgardo) con gli stessi artisti de Il barbiere di Siviglia (7 gennaio).
Di questo spettacolo il critico musicale del “Chicago Daily News” avrà a scrivere:
“Il grande e celebre tenore Giovanni Manurita si è fatto ammirare ed apprezzare [...] nella parte di Edgardo dell’immortale “Lucia di Lammermoor” per la sua versatilità di artista di cartello. Egli possiede una magnifica voce di tenore lirico di una tale e smagliante estensione e bellezza che solo può farci ricordare quella dei grandi artisti dell’epoca del bel canto: Alessandro Bonci, Angelo Masini e Enrico Caruso; una di quelle voci che arrivano al cuore come una carezza e che commuovendo esaltano l’animo, di un timbro metallicamente puro e morbido come un cuscino di piume. Il Manurita poi ha il dono di possedere una delle più belle figure che io abbia mai visto ed una personalità simpatica da tutti i punti di vista quanto come attore quanto come interprete. La sua presentazione in America può definirsi: “un grande trionfo.”
(Articolo tratto dal volume “Giovanni Manurita Tenore di grazia” di Antonino Defraia, Bongiovanni Editore - [n.d.r.].)
Partecipa inoltre a un “Gran Gala” (10 gennaio) interpretando il ruolo del Duca in una scena del secondo atto di Rigoletto a fianco di Margherita Salvi (Gilda) e Cesare Formichi (Rigoletto). Saranno inoltre eseguiti brani da Aida con Eva Turner (Aida) e Charles Marshall Radamès - Romeo et Juliette con Charles Hackett (Roméo) e le prime due scene del quarto atto di Il trovatore con Claudia Muzio (Leonora), Antonio Cortis (Manrico) e Giovanni Inghilleri (Il Conte di Luna.)
Il 31 gennaio 1931 è al Teatro Carlo Felice di Genova con il suo inseparabile ruolo di Almaviva a fianco di Bidú Sayão e Carlo Galeffi.
Poi l’11 febbraio, ancora a fianco di Bidú Sayão, interpreta al Teatro Regio di Torino il ruolo di Paolino in Il matrimonio segreto di D. Cimarosa, teatro questo, nel quale ritornerà per altre tre stagioni in: Linda di Chamounix con Liana Grani (Linda) e Carlo Galeffi (Antonio) - Rigoletto con Toti dal Monte e Carlo Galeffi - Il barbiere di Siviglia con Bidú Sayão e Carlo Galeffi - Giannina e Bernardone di D. Cimarosa (Capitan Francone) con Bidú Sayão (Giannina) - La Sonnambula con Toti Dal Monte e Mignon di A. Thomas (Guglielmo) con Gabriella Besanzoni nel ruolo del titolo.
Giovanni Manurita parteciperà inoltre anche a numerose trasmissioni radiofoniche di opere e concerti trasmessi dalle stazioni radio dall’E.I.AR. (odierna RAI), tra cui citiamo particolarmente: Il matrimonio segreto di D. Cimarosa - L’amico Fritz - Il matrimonio segreto - L’italiana in Algeri - Madonna Imperia di Franco Alfano - Le preziose ridicole di Felice Lattuada.
Il 12 aprile 1932 esordisce al San Carlo di Napoli in La bohème (Rodolfo) a fianco di Maria Romanelli (Mimì) e Luigi Rossi-Morelli (Marcello), seguita il 14 aprile da La sonnambula (Elvino) con Mercedes Capsir (Amina).
Debutta al Teatro alla Scala di Milano il 16 febbraio 1933 come Lindoro in L’Italiana in Algeri di G. Rossini a fianco di Bruna Castagna (Isabella), Vincenzo Bettoni (Mustafà), Margherita Carosio (Elvira), direttore Franco Ghione.
Nel 1933 è ancora alla Fenice di Venezia con Linda di Chamounix (Visconte di Sirval) a fianco di Toti Dal Monte e Riccardo Stracciari (6 maggio).
Tra agosto e settembre 1933 entra a far parte della compagnia de “Il Carro di Tespi”, teatro ambulante, che toccherà 42 comuni rappresentando in 88 giorni 84 recite. Giovanni Manurita sarà impegnato in varie città nel ruolo di Almaviva in Il barbiere di Siviglia a fianco di artisti come Mario Basiola, Riccardo Stracciari, Mariano Stabile.
Nell’autunno del 1935 partecipa a una tournée in Finlandia ed Estonia.
Nel dicembre del 1936 è al Théâtre National de l’Opéra di Parigi con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Nel 1937 Giovanni Manurita canta i brani del Principe nella versione italiana del lungometraggio a cartoni animati “Biancaneve e i sette nani” di Walt Disney, mentre il ruolo di Biancaneve è cantato da Lina Pagliughi.
Per la stagione di Carnevale dello stesso anno lo troviamo al Teatro Reale dell’Opera di Roma nel ruolo del Cavaliere Des Grieux in Manon di J. Massenet con Iris Adami Corradetti nel ruolo di Manon.
Nell’estate presta ancora una volta la sua opera nelle tournée de “Il Carro di Tespi”, cantando nel ruolo del Duca di Mantova in varie città italiane tra le quali: Piacenza, Varese, Milano, Brescia, Treviso.
Il 6 giugno 1938 dai microfoni dell’E.I.A.R. diffonde il suo Lindoro da L’Italiana in Algeri di G. Rossini e il 19 giugno Almaviva in Il barbiere di Siviglia.
Per la stagione di Carnevale del 1939 sostituisce Tito Schipa in L’Arlesiana di F. Cilea al Teatro Reale dell’Opera a Roma. E nella primavera del 1940 è Ernesto in Don Pasquale di G. Donizetti a fianco di Mafalda Favero (Norina).
Il 27 aprile 1940 è a Palermo, dove partecipa alla prima locale di L’Arlesiana.
All'entrata in guerra dell’Italia, Giovanni Manurita è richiamato alle armi.
Il 29 dicembre 1941 è promosso maggiore. Ormai vicino alla cinquantina non aveva più l’età per essere inviato al fronte, sarà quindi impegnato come tenore, partecipando a concerti e opere in vari teatri, ospedali, campi di lavoro, sale improvvisate, in modo di alleviare alle persone le sofferenze della guerra.
A guerra finita, la sua carriera militare sarà ugualmente in continua ascesa, salendo fino ai massimi gradi della scala gerarchica: tenente colonnello, colonnello, generale di brigata aerea.
Il 14 maggio 1940 è a Firenze per il “Maggio Musicale Fiorentino”, dove partecipa alla prima rappresentazione italiana di Aci e Galatea di G. F. Händel (Aci) con Pierisa Giri (Galatea), Tancredi Pasero (Polifemo) e Carla Gavazzi (Damone), direttore Vittorio Gui.
Nel 1941 Giovanni Manurita partecipa ad alcune tournée in Germania e nei territori occupati militarmente dai tedeschi.
Quando nel giugno del 1944, Roma fu liberata dalle forze armate alleate, Manurita riceve dal comandante militare: Generale Roberto Bencivenga un “encomio solenne” per essersi prodigato coraggiosamente per la causa della resistenza.
Il 5 agosto si esibisce al Teatro dell’Opera in Rigoletto a fianco di Attilia Archi (Gilda) e Raffaele De Falchi (Rigoletto).
Nella primavera del 1946 al Teatro Palladium di Ancona, anche a causa di un irrobustimento della voce, tenta la "via" del tenore lirico-spinto, cantando il ruolo di Canio in Pagliacci, e a Roma (Teatro Adriano) Manrico in Il trovatore, ottenendo lusinghieri successi di critica e di pubblico.
Continuando a frequentare il repertorio lirico-spinto, l’ex tenore di grazia Giovanni Manurita, si troverà a cantare anche in Fedora, Adriana Lecouvreur, Carmen e Romanticismo di Igino Robbiani.
Molto probabilmente la sua ultima apparizione avviene nel maggio del 1950 al Teatro Augusteo di Salerno con Il trovatore. concedendo il bis nella cabaletta “Di quella pira”.
Giovanni Manurita incide vari dischi di brani d'opera e canzoni per la Voce del Padrone, la Pathé e la Fonotipia di Milano.
Nel 1997 la casa discografica Bongiovanni ha pubblicato un cofanetto con quattro CD, dedicato al tenore, contenente numerose arie d’opera, da camera, canzoni e brani tratti da colonne sonore.
Scrive un libro dal titolo "Canto naturale, canto libero", Di Biase Editore, Roma 1948.
Dotato di voce acuta e limpida seppur leggermente compromessa da un accentuato "vibrato", Manurita fu un tipico tenore di grazia, in possesso di un'ottima tecnica vocale, delizioso stile e notevole signorilità scenica.
Con l’avanzare dell’età e l’irrobustimento dei mezzi vocali volle tentare anche ruoli più scopertamente drammatici.
Anche grazie alle sue notevoli doti di attore è stato scelto a interpretare tre film:
"Non ti conosco più" - di Nunzio Malasomma, con: Vittorio De Sica, Elsa Merlini, Enrico Varisio, Vanna Vanni, Agostino Salvietti. Genere commedia, durata 93 minuti ca. anno 1934.
"L'allegro cantante" - di Gennaro Righelli, con: Germana Paolieri, Fratelli De Regie, Vandina Guglielmi, Rubi D’Alma, Guglielmo Sinaz, Nicola Maldacea, Olivia Fried, Cesare Zoppetti, Gino Viotti, Giovanni Barrella, Walter Grant, Cristina Olinto. Genere musicale, durata 88 minuti ca. anno 1938.
"La voce senza volto" - di Gennaro Righelli, con: Laura Ricci, Romolo Costa, Vanna Vanni, Aldo Fiorelli, Nietta Zocchi, Claudio Ermelli, Vasco Creti, Anita Farra, Carlo Romano, Gianni Cavalieri, Domenico Serra. Genere commedia, durata 93 minuti ca. anno 1939.
Nel 1938 assume la carica d'insegnante di canto, fisiologia della voce, ortoepia e fonetica al Centro Sperimentale Cinematografico.
Dopo il ritiro, svolge una lunga attività didattica presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma fino al 1965.
Muore a Roma il 21 febbraio del 1984.
REPERTORIO
DON PASQUALE di G. Donizetti - (Ernesto)
Roma, Teatro Quirino, 27 marzo 1922
LINDA DI CHAMOUNIX di G. Donizetti - (Carlo di Sirval)
Macerata, Teatro Lauro Rossi, 2 giugno 1923
IL BARBIERE DI SIVIGLIA di G. Rossini - (Il Conte d'Almaviva)
Macerata, Lauro Rossi, 13 giugno 1923
LA SONNAMBULA di V. Bellini - (Elvino)
Milano, Teatro Carcano, 2 novembre 1923
GIOCONDO E IL SUO RE di C. Jachino - (Greco)
Milano, Teatro Dal Verme, 24 giugno 1924
I DISPETTOSI AMANTI di A. Parelli - (Florindo)
Milano, Studi dell'U.R.I, 6 maggio 1926
RIGOLETTO di G. Verdi - (Il Duca di Mantova)
Copenhagen, Teatro Nuovo aprile 1927
LA TRAVIATA di G. Verdi - (Alfredo)
Amsterdam, Stads Schouwburg, 7 dicembre 1927
I PESCATORI DI PERLE di G. Bizet - (Nadir)
Varsavia, Teatro Wielki, gennaio 1929
MANON di J. Massenet - (Il cavaliere Des Grieux)
Varsavia, Teatro Wielki, gennaio 1929
LUCIA DI LAMMERMOOR di G. Donizetti - (Edgardo)
Monte Carlo, Salle Garnier, 21 marzo 1929
DON GIOVANNI di W. A. Mozart - (Don Ottavio)
Padova, Teatro Garibaldi, 23 ottobre 1929
L'ITALIANA IN ALGERI di W. A. Mozart - (Lindoro)
Nizza, Teatro Municipal, 17 aprile 1930
LE FURIE DI ARLECCHINO di A. Lualdi - (Arlecchino)
Genova, Teatro Carlo Felice, 1 gennaio 1931
IL MATRIMONIO SEGRETO di D. Cimarosa - (Paolino)
Torino, Teatro Regio, 11 febbraio 1931
MIGNON di A. Thomas - (Guglielmo)
Genova, Teatro Carlo Felice, 27 dicembre 1931
GIANNINA E BERNARDONE di D. Cimarosa - (Capitan Francone)
Torino, Teatro Regio, 2 marzo 1932
LA BOHÈME di G. Puccini - (Rodolfo)
Napoli, Teatro di San Carlo, 12 aprile 1932
L'AMICO FRITZ di P. Mascagni - (Fritz Kobus)
Torino, Studi dell'E.I.A.R., 30 giugno 1932
MADONNA IMPERIA di F. Alfano - (Filippo Mala)
Torino, Studi dell'E.I.A.R, 20 novembre 1932
LE PREZIOSE RIDICOLE di F. Lattuada - (Il Marchese Mascherille)
Torino, Studi dell'E.I.A.R., 20 novembre 1932
IL PRINCIPE IGOR di A. Borodin - (Vladimir)
Torino, Studi dell'E.I.A.R., 13 dicembre 1932
LA GAZZA LADRA di G. Rossini - (Giannetto)
Torino, Studi dell'E.I.A.R., 12 novembre 1934
L'ELISIR D'AMORE di G. Donizetti - (Nemorino)
Genova, Carlo Felice, 21 febbraio 1936
MISERERE di G. B. Platti - (Solista)
Roma, Teatro Augusteo 15 marzo 1936
OEDIPUS REX di I. Stravinskij - (Oedipus)
Roma, Augusteo, 15 marzo 1936
COSÌ FAN TUTTE di W. A. Mozart - (Ferrando)
Roma, Studi dell'E.I.A.R., 15 ottobre 1936
L'ARLESIANA di F. Cilea - (Federico)
Roma, Teatro Reale dell'Opera, 8 gennaio 1939
FALSTAFF di G. Verdi - (Fenton)
Roma, Teatro Reale dell'Opera, 12 gennaio 1939
IL FINTO ARLECCHINO di G.F. Malipiero - (Arlecchino)
Roma, Teatro Reale dell'Opera, 7 febbraio 1939
MESSA DA REQUIEM di G. Verdi - (Solista)
Cagliari, Duomo, 22 dicembre 1932
WERTHER di J. Massenet - (Werther)
Fano, Teatro della Fortuna, 4 febbraio 1940
ACI E GALATEA di G. F. Händel - (Aci)
Firenze, Teatro Comunale, 14 maggio 1940
PAGLIACCI di R. Leoncavallo - (Canio)
Ancona, Teatro Palladium, 24 maggio 1946
IL TROVATORE di G. Verdi - (Manrico)
Roma, Teatro Adriano, 4 settembre 1946
FEDORA di U. Giordano - (Loris)
Livorno, Teatro Goldoni, 8 febbraio 1947
ADRIANA LECOUVREUR di F. Cilea - (Maurizio)
Livorno, Teatro Goldoni, 5 aprile 1947
ROMANTICISMO di I. Robbiani - (Vitaliano Lamberti)
Cagliari, Teatro Massimo, 13 marzo 1948
CARMEN di G. Bizet - (Don José)
Jesi, Teatro Pergolesi, 22 ottobre 1948
IL SACRIFICIO DI LUCREZIA di B. Britten - (Il coro maschile)
Roma, Teatro dell'Opera, 12 febbraio 1949
© Pietro Sandro Beato 2019